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collana Strumenti per la Formazione
diretta da Achille Maria Notti
In tutti i paesi la difesa della competitività sul mercato globale è affidata alla capacità di incentivare e promuovere la qualità della formazione, di incentivare l’eccellenza, di favorire continui processi di riqualificazione con flessibili possibilità di formazione.
Formare significa agire, intervenire per operare un cambiamento verso una direzione data. Il passaggio da uno stato iniziale ad uno terminale costituisce l'obiettivo della formazione. Questa collana intende promuovere le ricerche e le riflessioni di quanti studiano e lavorano su queste problematiche.
Comitato scientifico:
Vito Antonio Baldassarre
Armando Curatola
Antonio Iannaccone
Alessandra La Marca
Achille M. Notti |
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G. R. Mangione
Istruzione adattiva
Approcci, tecniche e tecnologie
Il passaggio dalla Scholè (metafora educativa di tradizione greco ellenistica che richiama la formazione di élite e il perfezionamento soggettivo) allo schooling (metafora legata al concetto di scuola di massa che prende forma sul finire del XIX secolo) riposiziona l’evento educativo nella forma di un processo dialogico che fatica a tradursi nel concreto di una didassi attenta al singolo e alle sue esigenze. Il volume, riconoscendo l’istruzione adattiva come un campo di ricerca all’avanguardia e attualmente isocrono con le direttive di Horizon2020, guarda ad una nuova «grammatica dell’educazione» dove la realizzazione di pratiche istruttive poggia su una riflessione rispetto a tecniche e tecnologie educative. Tale riflessione vuole essere il presupposto formale e il driver operativo di una nuova e reale praticabilità alle esigenze pedagogico-didattiche che mirano alla valorizzazione delle potenzialità, delle diversità e delle attitudini degli studenti.
Giuseppina Rita Mangione è dottore di ricerca in Telematica e Società dell’Informazione. Dal 2007 collabora con il Consorzio CRMPA dell’Università degli Studi di Salerno per il design di esperienze didattiche in ambienti personalizzati e adattivi. È stata project manager e work package leader di progetti di ricerca, nazionali e internazionali, tra cui NewGenLearn (POR Campania-ambito Social learning), Wise (Firb-MIUR- ambito Special education), ALICE (FP7-ICT-2009-5- ambito Adaptive ed interactive education). Nel 2011 è docente a contratto di Educazione Mediale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno ed è cultore della materia dal 2010. Attualmente è assegnista di ricerca presso il DIEM dell’Università di Salerno. La ricerca verte sulle seguenti tematiche: istruzione adattiva, (social) semantic web per l’educazione, adult learning e apprendimento permanente. È autrice di oltre 70 pubblicazioni scientifiche. Con Pensa Editore ha pubblicato anche E-learning. Le pratiche consolidate e nuovi scenari di ricerca (2012) e L’Università che cambia (2013). È parte dello staff editoriale di Je-LKS e revisore esperto per Computer & Education e Form@re.
268 pagine
978-88-6152-184-1
euro 18,00
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R. Tammaro - P. Di Iorio
Dalle prove di ingresso alla laurea
Risultati di una ricerca sul corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria
Il presente lavoro si inscrive in una ricerca che da tempo il «Laboratorio di ricerca per la valutazione dei processi e delle azioni formative», diretto dal Prof. A.M.Notti, del Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli studi di Salerno, porta avanti nel duplice intento di conoscere meglio le peculiarità degli studenti che si iscrivono alla Facoltà di Scienze della Formazione e di migliorare la qualità del processo formativo. Attualmente la maggior parte delle Facoltà universitarie si avvale di una gestione programmata degli ingressi. Il ricorso a test per regolamentare gli accessi universitari nasce con lo scopo, da un lato, di equilibrare il rapporto tra numero di studenti e qualità e capacità delle strutture universitarie, dall’altro, di regolare l’offerta di professionalità richiesta dal mercato. Lo studio riportato, da considerarsi logica continuazione della prima parte della ricerca, documentata nel volume «Le prove di ingresso all’università» (2010), è da ritenersi propedeutico ad altre analisi di tipo longitudinale che il gruppo di ricerca intende condurre nel prossimo futuro.
Rosanna Tammaro è una ricercatrice presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Salerno, dove insegna Progettazione e valutazione degli interventi educativi e Metodologia e tecniche del lavoro di gruppo. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano: Apprendere e progettare (2005, con A.M. Notti e A. Marzano), Le prove di ingresso all’università (2010, con A.M. Notti e A. Marzano), Progettazione ed organizzazione dei processi formativi (2011, con A. Marzano).
Pietro di Iorio è funzionario dell’Università degli Studi di Salerno ed è responsabile del settore GED (Gestione Elettronica Documentale) dell’Ateneo Salernitano. Fin dal 1999, nell’ambito della sua attività lavorativa, ha rivestito il ruolo di responsabile dei test di accesso ai diversi CdS per le diverse facoltà, ha curato personalmente la realizzazione di una banca dati dei risultati delle prove ed è stato il promotore di diversi documenti di analisi dei risultati per la Facoltà di Lingue, Scienze della Formazione, Ingegneria e Medicina. Collabora con il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione, con il quale ha partecipato alla redazione di uno studio sulle prove di ingresso all’Università presentato al VII Congresso Scientifico Nazionale SIRD.
252 pagine
ISBN 978-88-6152-173-5
Euro 20,00
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L. Di Natali
La formazione delle competenze per una scuola di qualità
Complessità, problematicità e cambiamento sono termini ricorrenti nella rappresentazione della società in cui viviamo ed è sulla base della loro declinazione che le istituzioni sociali formulano le loro progettualità e le loro azioni, prima fra tutte la scuola. Ad essa, parte integrante e integrata di un più ampio «sistema formativo», si riconosce la corresponsabilità della formazione delle nuove generazioni affinché queste diventino protagoniste di un futuro più rassicurante e più garantista nella fruizione delle risorse e nell’esercizio dei diritti umani, in condizione di effettiva sostenibilità. Il progetto è quello di una «formazione di qualità», basata sull’assunzione di validi principi valoriali e sostenuta da corrette procedure didattiche, il cui livello di efficienza è garantito dalla maturazione delle competenze attraverso percorsi formativi personalizzati ispirati a criteri di scientificità.
Lelia Di Natali, dottore di ricerca e assegnista di borsa post-dottorato in «Didattica e Pedagogia Speciale», collabora attivamente con la cattedra di Didattica speciale, presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Messina. Ha insegnato Pedagogia del recupero e dell’inserimento nell’Università di Salerno (a.a. 2010-2011). Ha pubblicato: La Ricerca-Azione per una didattica specializzata, Roma, 2008; tre articoli su rivista: Linee guida per un’educazione ambientale, in «I Problemi della Pedagogia» (2006); La Ricerca-Azione per la personalizzazione dell’azione educativa e didattica, in «VEGA» (2008), Fondamento e validità della pedagogia sperimentale, in «I Problemi della Pedagogia» (2009); due contributi su libro: Il laboratorio come strumento operativo per la «personalizzazione» dell’azione didattica, Roma (2009); Qualità ed autovalutazione, Lecce (2010).
132 pagine
ISBN 978-88-6152-073-8
Euro 15,00 |
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a cura di Antonio Marzano e Rosanna Tammaro
Progettazione ed organizzazione dei processi formativi
lI volume si rivolge a tutti coloro che, operando sul versante della progettazione formativa, debbano o vogliano, per lavoro o per studio, compiere un approfondimento o un confronto sui temi proposti. L’esperienza maturata con gli studenti dei nostri corsi di laurea e con gli insegnanti nelle scuole di ogni ordine e grado ha permesso di individuare alcune coordinate generali che, unitamente a precise prospettive teoretiche, hanno costituito le basi per la definizione dell’ipotesi sottesa alla realizzazione di questo manuale. Il fare formazione non può essere separato dal fare ricerca ed è questa considerazione ad averci accompagnato lungo l’intero lavoro. Le due dimensioni, anzi, viaggiano sinergicamente insieme poiché progettare un percorso formativo è azione di ricerca sul campo sostenuta da valide matrici teoriche. L’individuazione delle dinamiche che costituiscono la realtà educativa va considerata, quindi, come un’attività di indagine che, partendo da precise ipotesi progettuali fondate sull’acquisizione di informazioni affidabili, è rivolta al miglioramento della qualità dell’istruzione e dei servizi da verificare e valutare alla fine dello specifico percorso formativo. In tal senso la formazione è strumento di problematizzazione e di indagine, si confonde con la ricerca.
Rosanna Tammaro è ricercatrice presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Titolare degli insegnamenti di Progettazione e valutazione degli processi formativi e Metodologie e tecniche del lavoro di gruppo. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano: Apprendere e progettare (2005, con A.M. Notti e A. Marzano), Le prove d’ingresso all’università (2010, con A.M. Notti e A. Marzano).
Antonio Marzano è ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Titolare degli insegnamenti di Didattica generale e tecnologie didattiche e Metodologie e tecniche del gioco e dell’animazione, svolge attività di formazione e consulenza su problematiche didattiche e valutative in collaborazione con istituzioni scolastiche dei diversi ordini e gradi. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano: Apprendere e progettare (2005, con A.M. Notti e R. Tammaro), Valutare le abilità musicali nella scuola primaria (2007, con A.M. Notti), Insegnare musica nella scuola primaria (2008, con M. Biasutti), Le prove d’ingresso all’università (2010, con A.M. Notti e R. Tammaro).
Pagine 212
ISBN 978-88-6152-135-3
Euro 18,00 |
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M. Biasutti - A. Marzano
Insegnare musica nella scuola primaria
Gli autori presentano un approccio metodologico-didattico volto a favorire lo sviluppo armonico di tutte le attività coinvolte a fare musica: da quelle compositive a quelle esecutive e a quelle di ascolto. Nelle loro intenzioni, questo lavoro vuole sviluppare, accanto all’acquisizione delle conoscenze teoriche fondanti la disciplina musicale, le competenze minime indispensabili ai futuri insegnanti di scuola primaria. In tal senso si è cercato di offrire anche alcuni spunti operativi quelle punto di riferimento per introdurre gli alunni all’esplorazione consapevole del mondo acustico. Nella quotidiana pratica didattica sono innumerevoli le occasioni e le opportunità fornite dalle curiosità e dall’interesse dei discenti. L’aspetto fondamentale, il fattore decisivo che rende realmente motivanti esperienze di tal tipo, è di trasformare l’aula in un laboratorio didattico permanente dove ogni alunno, da solo o in gruppo, posa costruire la propria conoscenza e la propria esperienza del mondo sperimentando con le proprie mani e verificando le eventuali ipotesi di ricerca. In questo modo l’educazione alla musica può promuovere lo sviluppo di comportamenti musicali e la crescita della persona-alunno, valorizzando i diversi modi di essere in musica, i fattori relazionali che stanno alla base dell’attività musicale, i diversi percorsi di costruzione dell’identità musicale.
ISBN 978-88-6152-048-6
Euro 15,00 |
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A. M. Notti - A. Arturi - S. Solco
Scuola Autonomia Qualità
La qualità del servizio è determinata dalla qualità dei risultati ma è estremamente improbabile ottenere buoni risultati senza una corretta costruzione dei curricola, senza un’efficace organizzazione che supporti adeguatamente l’azione didattica, senza un’efficiente gestione delle risorse professionali e strutturali. Questo lavoro, senza pretese esaustive, cerca di sollecitare queste riflessioni partendo dalla considerazione che l’atto valutativo si fonda sulla continua interazione tra individuo ed eventi, tra sistema e relazioni che in esso si sviluppano, tra processi messi in atto ed i risultati che si ottengono.
ISBN 978-88-6152-039-4
Euro 15,00 |
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A. M. Notti
Valutazione e contesto educativo
La scuola italiana, ormai da decenni, attraversa momenti sempre più delicati, sempre in bilico tra le aspettative derivate dalle «riforme», la routine di tutti i giorni, i sempre più difficili rapporti con le famiglie, le insoddisfazioni degli operatori scolastici, le critiche del mondo del lavoro, le aspettative e le esigenze degli alunni. La valutazione corre parallelamente al processo d’istruzione e quindi si intreccia con tutte le sue fasi e momenti. La continua interazione tra processo formativo e valutazione assicura da una parte un «controllo» sul processo educativo e, dall’altra, la regolazione del rapporto insegnamento/apprendimento, attraverso la gestione delle dinamiche tra saperi e strategie cognitive. Ed è in questa prospettiva che va pensata la valutazione: un processo che coinvolge la pianificazione, la progettazione, la produzione, l’implementazione e la erogazione del processo educativo. L’atto valutativo richiede un giudizio complessivo che coinvolge l’alunno ed i percorsi formativi, vale a dire il rapporto tra prestazioni ed obiettivi, gli interventi didattici messi in campo, l’efficacia, l’efficienza e la pertinenza della programmazione.
Achille M. Notti è professore straordinario di Docimologia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno dove insegna, altresì, Pedagogia sperimentale e Progettazione e valutazione dei processi educativi. Tra le sue più recenti pubblicazioni ricordiamo: Il controllo dei modelli didattici e gestionali (2006), Scuola Autonomia Qualità (2008), Strumenti per la ricerca educativa (2008), Valutazione educativa: sperimentazione dell’ontologia (2009), Le prove di ingresso all’Università (2010).
232 pagine
ISBN 978-88-6152-121-6
Euro 18,00 |
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A. M. Notti (a cura di)
Valutazione educativa: sperimentazione della ontologia
Il volume presenta il resoconto dell’attività di ricerca che l’unità di Salerno ha svolto nell’ambito del progetto PRIN 2006 – 2008 «Ontologie learnig objects e comunità di pratiche». Il progetto dell’unità di Salerno «Ontologie, learning object e comunità di pratiche: nuovi paradigmi educativi per l'e-learning» era rivolto, in particolare, alla realizzazione di Learning Objects inseriti all’interno di ontologie di dominio e connotati dai membri della comunità al fine di verificare se fosse possibile pervenire a risultati positivi in termini di conseguimento dell’apprendimento attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche «alternative», quali possono essere per l’appunto quelle fornite dal web, sotto forma di ontologie, learning object e metadati. Accanto allo sviluppo e all’implementazione dell’Ontologia «Valutazione educativa», si è quindi proceduto a definire e ad attuare un protocollo di sperimentazione per studiare e verificare sul campo se e in qual misura la struttura ontologica fosse in grado di fornire strumenti adeguati per sostenere, da un lato, un processo dinamico attraverso il quale lessici e significati vengono negoziati e ri-negoziati e, dall’altro, per favorire nello studente la riflessione sui processi cognitivi alla base dell’apprendimento al fine di consolidare e rinforzare le capacità associative, comparative e di analisi, nonché le abilità di autoregolazione e di monitoraggio delle azioni.
Achille M. Notti è professore straordinario di Docimologia presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Salerno dove insegna, altresì, Pedagogia Sperimentale e Progettazione e valutazione dei processi educativi. Tra le sue più recenti pubblicazioni ricordiamo: Docimologia (2002), Modelli statistici per la ricerca educativa (2003), I controllo dei modelli didattici e gestionali (2006), Scuola Autonomia Qualità (2008), Strumenti per la ricerca didattica (2008).
132 pagine
ISBN 978-88-6152-099-8
Euro 16,00 |
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A. Vairo
L'intervento educativo tra progettazione e valutazione
L’attenzione sempre più pressante verso la continua evoluzione dei processi formativi, in connessione con una serie articolata di provvedimenti innovativi che interessano la Scuola Italiana, ripropone la necessità di adeguare la metodologia degli Insegnamenti alle nuove istanze che emergono, talvolta irrisolte, dall’attuale contesto socio – culturale. Le Scienze dell’Educazione e la Docimologia, la formazione in servizio e l’aggiornamento professionale del corpo docente, costituiscono, quindi, occasioni ricorrenti di confronto, di dibattito, di ricerca, di esplorazioni culturali e di proposte sempre più complesse e ricche di stimoli. Come si evince, ci si trova di fronte ad una serie di cambiamenti che si susseguono a ritmo incalzante e che richiedono, al mondo della Scuola, impegni considerevoli a cui devono corrispondere legittime «aspirazioni «. Oggi più che mai la professionalità docente sente la necessità di arricchirsi di buona «cultura», integrata da una Didattica sempre più specialistica, specializzata, orientante. La presente opera affronta le problematiche legate ai processi metacognitivi, alle mappe concettuali e al loro utilizzo nella progettazione didattica e infine analizza le implicazioni relative alla valutazione dei processi di apprendimento.
Adele Vairo è Dirigente scolastico, laureata in Giurisprudenza, esperta di formazione e orientamento, è cultore della materia in Didattica generale.
ISBN 978-88-6152-106-3
Euro 16,00
148 pagine |
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