collana Geminidi
diretta da Eleonora Marino

Geminidi è una collana che vuole raccogliere contributi originali di ricerca nell'area delle scienze dell’educazione, con particolare attenzione alle tematiche della multimedialità e dell’e-learning in prospettiva non soltanto didattica e pedagogica ma anche psico-sociale. Viene data particolare attenzione anche ai contributi di ricerca educativa di rilievo per la formazione della persona a partire dalle problematiche di educazione familiare.

comitato scientifico

Prof. Giovanni Bonaiuti - Università di Cagliari
Prof.ssa Angela Maria Di Vita - Università di Palermo
Prof.ssa Patrizia Ghislandi - Università di Trento
Prof. Gioacchino Lavanco - Università di Palermo
Prof. Pier Cesare Rivoltella - Università “Cattolica”, Milano 
Prof. Giuseppe Zanniello - Università di Palermo


 

Francesca Anello, Eleonora Marino, Virgilio Pino
IL DIGITALE NELL'EDUCAZIONE: AMBIENTI, DISPOSITIVI, APPRENDIMENTI

Nel volume si affronta la problematica dell’apporto delle tecnologie per l’apprendimento nell’azione educativa e didattica.
I diversi contributi si orientano verso una prospettiva di lavoro che configura le tecnologie come struttura significativa per accogliere i bisogni educativi delle nuove generazioni, in ambienti a loro congeniali che si sviluppano rinnovando precedenti sistemi di conoscenza e di comunicazione.
L’essenza della ricerca riguarda il come si modificano i modi di apprendere nei soggetti, dal momento in cui i media digitali occupano uno spazio rilevante nelle loro esperienze. Si tratta di costruire una progettualità educativa capace di mediare efficacemente tra pratiche sociali e bisogni individuali.

Francesca Anello è ricercatrice in Didattica e Pedagogia Speciale, docente di Didattica della lettura e della scrittura presso l’Università di Palermo. Si occupa di strumenti di verifica dell’apprendimento e di pratiche didattiche per la promozione dell’espressione scritta e orale.
Per le edizioni Pensa ha pubblicato: Analisi qualitativa delle interazioni nei forum (2008) in E. Marino (Ed.); Dire, esprimere, comunicare. Strumenti didattici per fare apprendere (2012).
Eleonora Marino è professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale, docente di Progettazione e valutazione didattica e Teorie e metodi della formazione e dell’elearning presso l’Università di Palermo. Si occupa di progettazione didattica e di ambienti di formazione a distanza. Tra le più recenti pubblicazioni per l’editore Pensa: Informazione, collaborazione, valutazione (2008); Apprendere on-line (2008).
Virgilio Pino è ricercatore in Pedagogia Generale, docente di Pedagogia di comunità e modelli di formazione degli adulti presso l’Università di Palermo. Si occupa di problematiche relative alla Pedagogia interculturale, alla Pedagogia del lavoro, alla Pedagogia degli adulti. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Globalizzazione e prospettive educative, 2011; Problemi educativi e ruolo della scuola, 2012; La narrazione come percorso formativo, 2012.

164 pagine
ISBN  978-88-6152-204-6
Euro 18,00


 

G. R. Mangione
L'Università che cambia
Tecnologie emergenti e prospettive educative

L’Istituzione Universitaria, attraversata dai numerosi cambiamenti che ne hanno accelerato il passaggio da «monastero» a «bottega», si configura oggi come «laboratorio» di creazione, diffusione e sperimentazione del sapere. L’università è chiamata a raccogliere la sfida dell’internazionalizzazione e della competitività guardando alle ICT quale motore di innovazione della pratica educativa in grado di coadiuvare la realizzazione della sua terza missione, quella della formazione continua. Il lavoro analizza i modelli di Università Virtuale e le modalità innovative per la didattica, affrontando tematiche quali la fiducia nell’Istituzione Educativa investigando le dimensioni che pesano maggiormente nel mantenimento di un buon livello di trust all’interno della comunità di apprendimento. Infine, con riferimento alle dimensioni suddette, l’attenzione è posta sul valore dei contenuti e sul mantenimento dei saperi curriculari, proponendo una visione di tipo «ontico» alla costruzione dei percorsi universitari, per poi guardare con interesse alle disruptive technologies, in particolare Linked Data e MOOC, come soluzioni in grado di favorire un approccio «eutagogico» alla formazione continua  migliorando le opportunità di educazione degli adulti.

Giuseppina Rita Mangione si è laureata con lode in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena. Dal 2002 al 2004 consegue il Master in Multimedialità per l’e-learning (Università di Roma3) e il Master in Progettista e Gestore della Formazione in Rete (Università di Firenze).  Nel 2005 intraprende il percorso dottorale in Telematica e Società dell’Informazione (Università di Firenze) conseguito nel 2008 con una tesi sulle Università Virtuali. Durante la scuola di dottorato frequenta con profitto la Troisième École Thématique sur les EIAH, coordinata dal CNRS. Dal 2007 collabora con il CRMPA dell'Università degli Studi di Salerno e svolge attività di studio e applicazione per il design di esperienze didattiche in ambienti intelligenti. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca, nazionali e internazionali, tra cui NewGenLearn (POR Campania-ambito Social learning), Wise (Firb-MIUR- ambito Special education), ALICE (FP7-ICT-2009-5- ambito Adaptive ed interactive education). Nel 2011 è stata docente a contratto di Educazione Mediale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno ed è cultore della materia dal 2010. Attualmente è assegnista di ricerca presso il DIEM dell’Università di Salerno.
La sua ricerca verte sulle seguenti tematiche: istruzione adattiva, (social) semantic web per l’educazione, self-directed learning e apprendimento permanente. È autrice di oltre 60 pubblicazioni scientifiche. È coautrice del volume E-learning. Le pratiche consolidate e nuovi scenari di ricerca (2012). È membro del comitato scientifico di Sie-L, è parte dello staff editoriale e del panel dei revisori di Je-LKS, del journal Computer & Education (Elsevier) e dell’Open Journal Form@re.

236 pagine
ISBN  978-88-6152-183-4
Euro 18,00


 

G. Sinini
La competenza circolare
Media digitali, didattica, formazione degli insegnanti

La società digitale e l’incremento degli spazi informali di apprendimento richiedono agli insegnanti di divenire digitalmente competenti. I più recenti sviluppi digitali, identificati con l’avvento del web 2.0, la diffusione delle Lavagne Interattive e di dispositivi mobili (tablet), creano nuove sfide educative per la scuola. Questo studio, sviluppato in collaborazione con il CREMIT (Università Cattolica di Milano), intende sviluppare un modello per la competenza digitale che possa orientare la formazione degli insegnanti e le loro pratiche, in ordine all’integrazione dei media digitali nella didattica. Il modello intende essere costruito a partire da una ricognizione bibliografica sul concetto di competenza sviluppata da Guy Le Boterf per approdare al concetto di competenza circolare coniato nel testo, ovverosia un modello che contempli sia la dimensione prescrittiva e orientativa che quella pratica-descrittiva. Questo frame teorico ha orientato la ricerca etnografica sul campo, condotta attraverso interviste in profondità e osservazioni partecipanti di insegnanti che utilizzano le tecnologie in classe. Le «best practices» emerse sono state sistematizzate in un modello di competenze digitali volto a fornire ad insegnanti,  educatori, ricercatori nel campo della didattica e formatori, le linee guida per l’utilizzo efficace delle tecnologie nell’educazione e nella didattica.

Gloria Sinini è dottore di ricerca in Pedagogia (Education) e insegna  Progettazione didattica e attività educative speciali presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Insegna anche  Didattica e tecnologie dell’istruzione presso il T.F.A. Dal 2005 lavora con l’èquipe di ricerca del CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia) e i suoi campi di interesse riguardano: attività di  monitoraggio e valutazione di percorsi di formazione blended, la conduzione di interventi formativi per gli insegnanti sui temi delle tecnologie didattiche. Svolge attività di ricerca su tecnologie, didattica e processi di apprendimento; conduce  attività laboratoriali, rivolte agli studenti, nel campo della Media Education.
Tra le sue pubblicazioni: LIM: una tecnologia integrata per la didattica (2010) in Cattaneo, Comi, Rivoltella (Ed.); Uno sguardo al futuro: entrando nelle classi (2010) in Rivoltella, Ferrari (Ed.); Apprendimenti digitali? Una sperimentazione nella scuola primaria (2012) in Rivoltella, Sinini; La media education incontra la scuola dell’infanzia: il video-brut, SMat n° 5 gen/2013.

296 pagine
978-88-6152-174-2
euro 18,00


 

F. Anello
Dire, esprimere, comunicare
Strumenti didattici per fare apprendere

Per promuovere negli alunni la capacità espressiva orale e scritta, gli insegnanti utilizzano una varietà di strumenti e strategie che la ricerca, non esclusivamente didattica, ha reso loro praticabili nell’azione quotidiana. Nella realizzazione dei percorsi educativi è imprescindibile che essi si avvalgano di procedure metodologiche efficaci, in grado di coniugare la dimensione autentica del soggetto-alunno con quella dell’apprendimento di conoscenze e lo sviluppo di attitudini. L’insegnante, inoltre, non può tralasciare di verificare in modo sistematico i livelli di competenza linguistica, espressiva e comunicativa, effettivamente conseguiti dagli allievi. Muovendo dalla centralità della parola nella crescita integrale della persona, il libro affronta le problematiche specifiche della formazione linguistica negli anni della scuola primaria. Oltre a porre l’accento sulla necessità di indicatori validi per la valutazione dell’espressione orale e scritta, si prospettano linee di intervento e si offrono esemplificazioni operative finalizzate alla strutturazione delle situazioni di apprendimento. Gli strumenti proposti tendono a far procedere l’alunno da un parlare dialogico e da uno scrivere immediato alla produzione consapevole e creativa di discorsi pianificati, caratterizzati da maggiore fluidità, correttezza e chiarezza.

Francesca Anello è ricercatore di Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Palermo; insegna Didattica della lettura e della scrittura e Letteratura per l’infanzia nel corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria.
Si interessa di strumenti di verifica dell’apprendimento linguistico, di pratiche didattiche per la promozione di lettura e scrittura, di criteri d’utilizzo dei testi narrativi per bambini anche in chiave multimediale; ha partecipato a programmi di ricerca sull’e-learning nella formazione universitaria.
Tra le sue pubblicazioni: Insegnare a leggere e a scrivere. Linee metodologiche e pratica didattica (2008); L’espressione linguistica in italiano scritto di insegnanti in formazione (2012) in G. Zanniello (Ed.).Per l’editore Pensa ha pubblicato: Analisi qualitativa delle interazioni nei forum (2008) in E. Marino (Ed.); Il desiderio di capire. Processi e attività di costruzione di significati (2009) in G. Zanniello (Ed.); L’analisi di testi letterari per l’infanzia (2011) in D. Lombello Soffiato (Ed.).

220 pagine
978-88-6152-163-6
euro 15,00


 

S. Lovecchio
Apprendere con i videogiochi?
Analisi delle tendenze di genere tra gioco, realtà e conoscenza

In un’epoca in cui il videogioco è stato spesso demonizzato o ridotto a oggetto di mero intrattenimento, destinato prevalentemente a un pubblico maschile, lo scopo di questo volume è non soltanto quello di redimerlo per l’utilizzo nelle attività curricolari e extra-curricolari, ma soprattutto quello di uscire dallo stereotipo legato al genere che ne condiziona, e spesso ne preclude, l’accesso alle donne. L’approccio del genere femminile a questo strumento potrebbe infatti portare risultati straordinari che già sono offerti agli uomini, come dimostra l’accurata ricerca condotta su un pubblico eterogeneo. I dati parlano di donne meno esperte e diffidenti che si sentono tagliate fuori da questo mondo, che per ragioni legate alle esigenze di mercato, le ha spesso escluse. Si è cercato quindi di individuare delle caratteristiche che rendessero più interessante e stimolante il videogioco anche a un occhio femminile, nell’auspicio di una strada comune in cui uomini e donne possano camminare di pari passo.

Simona Lovecchio è PhD presso l’Università degli Studi di Palermo, i suoi interessi di ricerca riguardano le tecnologie dell’e-learning e le differenze di genere. Per l’editore Pensa ha pubblicato Interazioni socio-affettive nei webforum,(con M.Vinciguerra), in E.Marino (a cura di) E-Learning e Multimedialità: conoscenze senza frontiere (2008)e Progettare interfacce grafiche, in Zanniello G. (a cura di) Competenze metacognitive e processi di autovalutazione nel blended e-learning con metodologie di apprendimento cooperativo per una formazione personalizzata (2009).

128 pagine
978-88-6152-131-5
euro 15,00


 

E. Marino
Apprendere on line

Nel volume, dopo aver tracciato una cornice teorica in cui si evidenzia  l’importanza della profilazione stilistica cognitiva e di apprendimento degli allievi, come punto di partenza per un progetto centrato sull’allievo, si sottolinea l’utilità di arricchire i percorsi di apprendimento con obiettivi di carattere affettivo e sociale, particolarmente importanti per un proficuo inserimento nel mondo professionale, e si propone l’uso di un portfolio digitale per meglio supportare i processi meta cognitivi. Nella seconda parte vengono presentati i risultati di una ricerca, sulla soddisfazione degli studenti universitari rispetto a specifici percorsi di insegnamento – apprendimento in blended elearning. Inoltre, vengono discusse le risultanze dell’analisi di come sono stati percepiti dagli studenti quattro costrutti fondamentali dell’elearning quali la collaborazione, l’auto valutazione, l’apprendimento e il tutoring, prima e dopo il percorso di apprendimento.

Eleonora Marino è professore associato di Didattica e Pedagogia Speciale, titolare degli insegnamenti di tecnologie dell’istruzione e della formazione a distanza presso l’Università di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: Informazione, collaborazione, valutazione, Pensa Editore (2008); Il portfolio elettronico come strumento per l’apprendimento autoregolato in Fragnito R. (a cura di), Dopo Bruner. Sviluppo cognitivo e qualità della formazione, La Biblioteca Pensa Multimedia (2005), Tecnologie dell'istruzione - Ambienti di apprendimento e tecnologie multimediali, Pensa Multimedia, (2001).

ISBN 978-88-6152-061-5
Euro 14,00


 

E. Marino
Informazione collaborazione valutazione

Eleonora Marino
, professore associato di didattica e pedagogia speciale, titolare degli insegnamenti di tecnologie dell’istruzione e della formazione a distanza presso l’Università di Palermo. E’ componente  del consiglio scientifico del C.I.R.E, Centro Interdipartimentale per la Ricerca Educativa e del COMED, Centro Interdipartimentale dell’Università degli Studi di Palermo per la sperimentazione di comunicazioni mediate dalle nuove tecnologie info-telematiche. I suoi interessi di ricerca vertono sulle tematiche relative alla didattica multimediale, all’e-learning ed alla valutazione. Tra le sue pubblicazioni: Tecnologie: pluralità di codici per un linguaggio comune. In: Manca M. R. (a cura di), Poikilia. Studi e ricerche sull'intercultura. 2006, Edizioni Fondazione Nazionale Vito Fazio Allmayer, PA; Il portfolio elettronico come strumento per l’apprendimento autoregolato. In: Fragnito R. (a cura di), Dopo Bruner. Sviluppo cognitivo e qualità della formazione. (2005), Pensa Multimedia, Le; Didattica universitaria integrata con E.LE.NET. (con Messina G., Lovecchio S.), in   in E-learning: protagonista dello sviluppo della societa' della conoscenza, atti del convegno expo e-learning 6-8 ottobre 2005, I ediz., a cura di P.Frignani, L. Galliani, M.Giacomantonio, G. Poletti ed. Omniacom;  Lo stato dell'arte  In: Galliani L., (a cura di), Formazione in rete. Indicatori di qualità e buone pratiche. 2004, Tecnodid, NA;). Tecnologie dell'istruzione - Ambienti di apprendimento e tecnologie multimediali, 2001 Pensa Multimedia Le. Francesca Anello, ricercatore di Didattica e Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo. Si è occupata di temi legati alla promozione e alla valutazione delle competenze linguistiche, alla motivazione alla lettura, alla didattica interculturale. Tra le sue pubblicazioni: “Didattica e promozione dell’espressione orale (2001); “Educazione interculturale e didattica della lingua” (2003) in G. Zanniello (a cura di); “Personalizzare l’apprendimento. Obiettivi e fasi di elaborazione del percorso formativo” (2005) in A. La Marca (a cura di); “Progettualità creativa e promozione di competenze” (2005) su puntoedu.indire.it;  “Valutazione e promozione dell’espressione linguistica” (2006) in A. La Marca (a cura di). Giuseppa Compagno, dottore di ricerca in Pedagogia e didattica in prospettiva interculturale. Assegnista di Ricerca e docente a contratto di Lingua Inglese e Didattica della Lingua Inglese presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Palermo; docente di Lingua e Letteratura Inglese presso la Italian University Line (IUL); docente di Didattica della lingua Inglese e relativi laboratori presso la SISSIS, Palermo; docente di ruolo di Lingua Inglese nella Secondaria di I grado. Tra le pubblicazioni La negoziazione come valore linguistico-interculturale, in Poikilìa: Studi e ricerche sull’intercultura, (a cura di M. R. Manca), ed. Fondazione Vito Fazio-Allmayer, Palermo, 2006; Il Musical Theatre nella classe di lingua: un progetto di glottodidattica comunicativo-pragmatica, in Riforma & didattica tra formazione e ricerca, (a cura di F. Frabboni)), Falzea Editore, Anno XI, numero 2, Marzo-Aprile, 2007, RC;  Il Chisciotte in Spanglish tra riscrittura metatestuale e meticciamento metalinguistico: la sfida di Ilan Stavans (con  Di Gesù F.) , in Atti del XXIV Congresso dell’AISPI (Associazione Ispanisti Italiani), 2007, Ed. Direttivo AISPI, Roma. Simona Lovecchio, dottoranda di ricerca in “Pedagogia e Scienze dell’Educazione in Prospettiva Interculturale: Teorie e Metodi” presso l’Università degli Studi di Palermo. Studia la relazione tra le nuove tecnologie e il genere. Ha pubblicato con E.Marino e G.Messina,  Didattica Universitaria Integrata con ELEnet, in E-learning: Protagonista dello Sviluppo della Società della Conoscenze, atti del Convegno Expo E-Learning 2005. Giovanni Messina docente M.P.I. di Informatica e Sistemi per l’elaborazione delle informazioni, ricercatore IRRE per l’elearning e la didattica dell’informatica. Docente a contratto dell’Università di Palermo per sistemi per l’elaborazione delle informazioni. Progettista e sviluppatore della piattaforma per l’elearning Elenet e progettista di vari sistemi informatici per la P.A. Tra le sue pubblicazioni Didattica Universitaria Integrata con E.LE.NET  (con Marino E., Lovecchio S), in E-learning: protagonista dello sviluppo della societa' della conoscenza, atti del convegno expo e-learning 6-8 ottobre 2005, i ediz., a cura di P.Frignani, L. Galliani, M.Giacomantonio, G. Poletti ed. omniacom; Gli indicatori di qualità nell'elearning e la piattaforma ELENET( con Marino E., Zanniello G., La Marca A., Cacioppo V).. In GALLIANI L., a cura di. Formazione in rete. Indicatori di qualità e buone pratiche, 2004, Tecnodid, Na, La Piattaforma E.Le.Net nel Blended Learning  (con Marino E., Zanniello G., La Marca A.) , in . E-learning: qualita’ didattica e knowledge management,  Didamatica 2004 Maria Vinciguerra è psicologa e dottore di ricerca in Pedagogia e didattica in prospettiva interculturale. È professore a contratto di Educazione degli adulti e del Laboratorio di mediazione interculturale, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: Divenire genitori in un Paese straniero, in Bastianoni Paola, Taurino Alessandro (a cura di), Famiglie e genitorialità oggi. Nuovi significati e prospettive, Edizioni Unicopli, Milano, 2007,  La diversità culturale tra identità personale e cittadinanza globale, in “Le nuove frontiere della scuola. Periodico quadrimestrale di cultura, pedagogia e didattica”, n. 14, anno V, 2006, ; Donne migranti tra appartenenza e differenza, in Manca Maria Rosa (a cura di), Ποικιλία. Studi e ricerche sull’intercultura, Edizioni Fondazione Nazionale “Vito Fazio-Allmayer”, Palermo, 2006.

ISBN 978-88-6152-031-8
Euro 16,00


 

A. M. Di Vita - P. Miano
Fragilità familiare ed empowerment

«Il testo presenta in maniera chiara come viene attuata la funzione genitoriale, sia nei suoi aspetti simbolici sia in quelli pratici, organizzativi e sociali e consente di vedere le connessioni esistenti tra gli stessi e i processi di crescita del bambino. Individua le condizioni di rischio, ma anche e soprattutto la complessità della relazione contestualmente situata, proponendo una chiave di lettura salutogena che tende ad individuare le risorse delle famiglie e cerca di intravedere le opportunità riorganizzative dei nuclei familiari, per prevenire l’insorgenza o la stabilizzazione di pattern relazionali inadeguati o rischiosi» (dall’introduzione di Mara Manetti).
Il volume riporta due esperienze di ricerca-azione focalizzate sulla genitorialità, intese come promozione di una cultura del sostegno alla funzione genitoriale che ne consideri le difficoltà non esclusivamente come espressione di disagio e crisi, ma anche come dimensione precipua dei compiti di cura.
La prima esperienza è stata realizzata all’interno di un servizio socio-educativo per la prima infanzia e ha valutato l’efficacia degli interventi destinati a un gruppo di genitori e ai loro figli, utilizzando tecniche che agevolassero l’espressione di nuovi modelli di lettura della relazione di coppia e della relazione genitore-bambino. In particolare, l’attenzione è stata rivolta alla valutazione delle risorse familiari e sociali, e alla possibilità di modulare gli interventi sulla base delle esigenze e delle richieste dei destinatari.
Il secondo intervento ha utilizzato la prospettiva del lavoro di rete per favorire una collaborazione efficace tra due scuole secondarie di primo grado, alcune associazioni del terzo settore e l’Università di Palermo, che ha permesso di valorizzare la funzione della famiglia quale agenzia educativa primaria. L’esperienza complessa del progetto si offre al lettore quale esempio del lavoro di comunità di una rete interistituzionale, finalizzato ad identificare i fattori di rischio e di protezione del disagio, rispettivamente da contrastare e migliorare mediante una valorizzazione delle risorsa comunitaria.
Le due esperienze sono corredate da utili esemplificazioni sui casi e da strumenti di lavoro che possono essere di ausilio a ricercatori e operatori nella progettazione, nella realizzazione e nella valutazione di interventi destinati a promuovere il benessere del sistema familiare.

Angela Maria Di Vita professore ordinario di Psicologia Dinamica, insegna Counseling Familiare presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Palermo, è coordinatore dell’Unità di Ricerca «La genitorialità: Modelli Teorici, Valutazione e Interventi» presso il Dipartimento di Psicologia, e direttore del CIRE (Centro Interdipartimentale di Ricerche Educative) della stessa Università.

Paola Miano professore associato di Psicologia Dinamica, psicoterapeuta, insegna Modelli e Interventi sulle Famiglie a Rischio presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo.


 

AA. VV.
I Luoghi e i media - Prevenire il suicidio fra mondo interno e comunità

Il volume ripercorre l’importanza dei luoghi fisici, mediatici, simbolici e virtuali nei quali i giovani sempre più spesso dimorano in cerca di poli identificatori per la costruzione del proprio essere al mondo. Tra fragilità evolutive e lo slancio a realizzare se stessi in un contesto di relazioni familiari, istituzionali, informali e di comunità, si dispiega la matassa di un disagio che approda ai luoghi della prevenzione del suicidio per farsi risorsa.
Nella prima parte del volume si analizzano i luoghi nei quali il disagio può «sostare» in cerca di transiti e superamento dello stesso o trovare espressione patologica: dall’uso del web, alle pratiche di autolesionismo, al simbolismo dei ponti, alcuni luoghi sembrano intercettare dinamiche individuali e collettive estreme.
Nella seconda parte del volume i luoghi della prevenzione ci conducono invece verso i fattori di protezione della relazione tra genitori e figli, agli interventi di comunità mediante tecniche di partecipazione attiva, alle linee guida per comunicare sui fatti di cronaca mediante i mass media, al lavoro del volontariato sul territorio.
Il risultato è, inevitabilmente, di tessitura di nuove ipotesi teoriche, di messa in prova di strumenti di indagine, di legami interistituzionali da consolidare, di idee progetto da spendere per il futuro; un futuro che anche quando non nitido deve e può far «ponte» con la storia di ognuno e le narrazioni di comunità territoriali e di relazioni.
 Un testo che interessa le famiglie che si muovono incerte tra i turbamenti dell’adolescenza, per psicologi interessati a cogliere nuove soluzioni della dinamica complessa tra mondo interno e mondo esterno, per educatori e volontari che nel mondo dei non luoghi trovano e rinnovano il senso del lavoro con e per l’altro; infine, per i professionisti che pur non immediatamente affini al lavoro psicologico riconoscono l’ambiente sociofisico come fonte di potenziale benessere individuale e sociale.

Angela Maria Di Vita professore ordinario di Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Palermo, è direttore del CIRE (Centro Interdipartimentale di ricerca Educativa). Novara Cinzia assegnista di ricerca, presso il Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Palermo.

Nuccio Livia presidente A.F.I.Pre.S (Associazione Famiglie Italiane per la Prevenzione del Suicidio).

164 Pagine
ISBN 978-88-6152-054-7
Euro 16,00








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