collana Sport Educazione Didattica
diretta da Maurizio Sibilio

Maurizio Sibilio è Professore straordinario di Metodi e didattiche delle Attività Sportive presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno dove è responsabile del Laboratorio Handicap. Svolge da anni attività di ricerca sul potenziale dell’esperienza motoria e ludico sportiva per la trasferibilità dei saperi in ambito universitario, presso IGB del CNR di Napoli e nel gruppo di ricerca del CONI provinciale di Napoli.
È presente un comitato editoriale internazionale della collana che costituisce un comitato tecnico-scientifico e garantisce la revisione dei prodotti scientifici attraverso il peer review:

Nadia Carlomagno (2008)
Ricercatrice in “Metodi e didattica delle attività sportive” Università degli Studi Suor Orsola Benincasa NAPOLI
Riccardo Pagano (2011)
Professore ordinario di “Pedagogia generale” Università degli Studi di Bari BARI
Antonio Sciacovelli (2009)
Prorettore Università "Berzsenyi Dániel" College SZOMBATHELY (HUNGARY)
Agnes Németh Tóth (2009)
Associate professor at the Department of Education University of West Hungary Savaria SZOMBATHELY (HUNGARY)
Francesca D’Elia (2011)
Ricercatrice in “Metodi e didattica della attività motorie” Università degli Studi di Salerno FISCIANO (SA)
Hakan Sari (2011)
Assistant professor on Physical Education and Sport SELCUK University of Konia TURKEY
Filippo Gomez Paloma (2008)
Ricercatore in “Metodi e didattica delle attività sportive” Università degli Studi di Salerno FISCIANO (SA)
Giuliano Minichiello (2011)
Professore ordinario di “Pedagogia generale e sociale” Università degli Studi di Salerno FISCIANO (SA)

 

GIOVANNI ARDUINI
PROGETTAZIONE E CURRICOLO

L’obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare e mettere in luce le caratteristiche distintive del curricolo scolastico, un aspetto vitale del sistema educativo che influisce sulle esperienze e gli apprendimenti degli studenti. Attraverso un breve excursus storico-normativo sulla progettazione curricolare si affronta la tematica inerente alla formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, ossia di chi quotidianamente opera sul territorio al servizio degli alunni e concretamente elabora e valuta percorsi formativi alla ricerca di quel necessario punto di equilibrio tra istanze nazionali e specificità sociali, economiche e culturali locali.
Con un approccio analitico e ricco di spunti di riflessione, l’autore si sofferma sui principi che ispirano la progettazione del curricolo, individuando le criticità e le sfide che possono comprometterne l’efficacia. Una guida essenziale per comprendere le dinamiche che regolano l’organizzazione dei percorsi formativi, e per riflettere sulle possibili soluzioni alle problematiche che limitano il loro successo. Il volume si rivolge a docenti, formatori, studiosi ed esperti del settore ma anche a tutti coloro che sono interessati al sistema educativo e al ruolo fondamentale della progettazione educativa.

Giovanni Arduini, PhD in Modelli formativi, analisi teorica e comparazione. Professore Associato di Pedagogia Sperimentale presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale con incarichi di: Presidente dei Corsi di Studio in Scienze dell’Educazione (L-19 e LM-85); Coordinatore didattico del Corso di Specializzazione per il Sostegno Didattico; Coordinatore della didattica abilitante di Ateneo; Responsabile scientifico del Laboratorio di Ricerca Educativa, Didattica e dell’Inclusione presso il Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute. Docente di Pedagogia sperimentale, Docimologia, Valutazione dei sistemi educativi e Teorie e tecniche della ricerca pedagogica. Tra i suoi lavori recenti: The Authentic and Inclusive Assessment; Resilient education for collective well-being; La valutazione formativa per promuovere l’apprendimento; The centrality of design in educational contexts; The initial training of teachers; La valutazione come sistema.

 

 

978-88-6152-336-4
euro 16,00

 

DILETTA CHIUSAROLI
I LUOGHI DI COSTRUZIONE DEL PROGETTO DI VITA

L’evoluzione del concetto di disabilità ha condotto alla riflessione su di un tema particolarmente significativo: quello del Progetto di vita, il quale si configura come uno strumento atto a favorire la realizzazione e la sollecitazione continua delle persone con disabilità mediante potenzialità e capacità acquisite. Il Progetto di vita ci aiuta a tenere in considerazione la centralità della persona – con bisogni speciali e meno speciali – in quanto “esistente”, ovvero, sempre impegnata a costruire e a scoprire chi può essere nei vari ambienti in cui vive e nelle diverse fasi della sua vita. Il Progetto di vita rappresenta, dunque, un piano di azione che consente di progettare e programmare interventi che favoriscano l’ottimizzazione delle abilità personali e delle competenze basilari secondo una prospettiva futura, tenendo in considerazione il passato ed il presente della persona. Partendo da tali premesse, il presente lavoro, attraverso un’analisi pedagogico-educativa arricchita dalla narrazione di casi ed esperienze concrete, intende attuare una riflessione sugli elementi essenziali che costituiscono il Progetto di vita e sugli strumenti, le azioni e i “luoghi” che ne permettono la costruzione.

Diletta Chiusaroli, Ricercatrice TD/A nel SSD M-PED/03 presso il Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Titolare degli insegnamenti di: Didattica generale e dell’inclusione, Pedagogia sociale e della famiglia, Tutor di tirocinio nei corsi di studio di Scienze dell’educazione e della formazione e di Scienze pedagogiche. Componente del LA.R.E.D.I. - Laboratorio di Ricerca Educativa, didattica e dell’Inclusione e Coordinatrice del Progetto CASPI – Carriera Speciale per l’Inclusione. Componente del Gruppo di lavoro GLIR presso l’USR del Lazio. Tra le sue recenti pubblicazioni: Famiglia e disabilità: dinamiche e criticità, METIS, N. 12/1, 2022; New technologies for inclusive education. Giornale Italiano di Educazione alla Salute, Sport e Didattica Inclusiva, Anno 5 - n. 3, 2021; La conversazione necessaria: l’alleanza scuola-famiglia durante la crisi pandemica, in Il Nodo. Per una Pedagogia della persona - n. 51, 2021; Il contributo dei Disability Studies per una scuola più equa ed inclusiva, Education Sciences & Society, vol. 12, n. 2, 2021; Disabilità, contrasto alla povertà educativa ed inclusione: l’importanza delle sinergie educative nell’era pandemica e post-pandemica. In Formazione & Insegnamento, XIX, 1, 2021; La Didattica inclusiva, Roma 2020; Relazione scuola-famiglia ed emergenze educative, Roma 2021.

 

978-88-6152-334-0
euro 22,00


 

DANIELE ALBANO
LA SCRITTURA COME SISTEMA DINAMICO COMPLESSO
Tecniche di analisi non lineare applicate allo studio del gesto grafico

La scrittura è un’abilità motoria complessa, che riflette l’integrazione di componenti cognitive, cinestesiche e percettivo-motorie. Poiché essa è relativamente stabile, un suo cambiamento può essere indicativo dello stato psico-fisico dello scrittore, la sua deteriorazione, infatti, costituisce un sintomo o la conseguenza di diverse malattie gravi. Tenendo conto della complessità che caratterizza l’atto dello scrivere, un interessante approccio alla sua valutazione è quello derivante dalla teoria dei sistemi dinamici. In quest’ottica lo studio della scrittura si presenta come l’analisi del sistema sottostante e la comprensione delle variabili che ne governano il funzionamento. Il sistema che genera la traccia scritta è di tipo complesso e dominato da dinamiche non lineari, pertanto, da questo punto di vista, lo studio della variabilità assume particolare importanza, in quanto considerata fonte di flessibilità del sistema e base per i processi di adattamento. Analizzare la scrittura in questi termini, tuttavia, necessita di strumenti adeguati di tipo non lineare, in quanto lo studio tradizionale della variabilità, effettuato principalmente con indici di dispersione, non è sufficiente a catturare la sua struttura, intesa come i particolari pattern presenti nell’evoluzione temporale della dinamica del sistema.

Daniele Albano, laureato in ‘Scienze della Valutazione Motorio-Sportiva e Tecniche di Analisi e Progettazione dello Sport per Disabili’, è Dottore di ricerca in ‘Corporeità Didattiche, Tecnologie e Inclusione’ presso l’Università degli Studi di Salerno. Dal 2016 si occupa di analisi del movimento presso il Laboratorio di Analisi del Movimento dell’Università degli Studi di Salerno e parte della sua ricerca è rivolta allo studio della complessità del movimento umano, mediante tecniche di analisi non lineare, nel contesto della Teoria dei Sistemi Dinamici.
Nel 2020 ha partecipato alla ‘Human Movement Variability Conference’ organizzata annualmente dal Center for Research in Human Movement Variability presso la University of Nebraska Omaha.
Tra le sue ultime pubblicazioni: Albano, D., & Vastola, R. (2020). Nuove tecnologie a supporto delle difficoltà di scrittura: stato dell’arte e prospettive future. Giornale Italiano di Educazione alla Salute, Sport e Didattica Inclusiva. Albano, D., Romano, B., & Vastola, R. (2020). Functional evaluation of the knee following ACL reconstruction: A complex dynamical systems perspective. Journal of Human Sport and Exsercise. Albano, D., Lambiase, G., Romano, B., & Vastola, R. (2021). Nonlinear analysis of knee kinematic variability after ACL reconstruction for the return to sport. Journal of Physical Education and Sport.

978-88-6152-321-0
euro 18,50


 

Laura Sara Agrati
PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA ATTRAVERSO IL MOVIMENTO
PREMESSE TEORICHE, SPUNTI OPERATIVI

Le attività motorie concorrono alla formazione integrale della persona stimolandone abilità cognitive, socio-affettive, culturali ed etiche. La didattica scolastica delle attività motorie può contribuire in maniera significativa al benessere e alla piena inclusione di ciascuno studente optando per modalità di organizzazione adattiva, curricoli integrati e programmazioni interdisciplinari.
Il volume richiama alcune premesse teoriche centrali per la didattica delle attività motorie - embodied e motor cognition, mediazione personalizzata - e offre spunti operativi per la progettazione e la realizzazione di interventi didattici inclusivi ‘attraverso’ il movimento per tutti e per gli allievi con autismo, in particolare.

Laura Sara Agrati è assegnista di ricerca presso il Dipartimento For.Psi.Com. dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro dove realizza indagini sulla formazione dei docenti e la mediazione della pratica educativa. Ha pubblicato contributi a livello nazionale e internazionale, tra i quali (2017) The mediation of Philosophy subject matter. A comparative case study, in Mena J. (eds.), Search and research: teacher education for contemporary. Universidad de Salamanca e (2017) Contenuti digitali e pratica di insegnamento per la rivista ‘Annali online della Didattica e della Formazione Docente'. 

 

 

 

 

978-88-6152-249-7
euro 18,00


 

Rodolfo Vastola
ANALISI STRUMENTALE DEL MOVIMENTO UMANO
ELEMENTI DI BASE

Il volume presenta in maniera semplice e rigorosa gli elementi di base necessari per operare con le tecnologie integrate multifattoriali di analisi del movimento. Il testo descrive le molteplici applicazioni delle nuove tecnologie per l’analisi del movimento e crea le premesse per l’utilizzazione formativa di attività laboratoriali tradizionalmente fruibili in campo medico-riabilitativo e performativo. Il presente volume vuole essere un ausilio agli studenti dei corsi in Scienze Motorie, che intendono usufruire nella valutazione del movimento della misura strumentale.

Rodolfo Vastola, è Dottore di ricerca e  Ricercatore in Metodi e didattiche delle attività sportive presso il dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione all’Università degli Studi di Salerno. È titolare dal 2015 della cattedra in tecniche e valutazione delle attitudini sportive. Il suo campo di studio riguarda l’analisi della performance sportiva e motoria tramite le tecnologie multifattoriali integrate del movimento umano. È autore del testo Le Potenzialità delle Tecnologie dell’Analisi del Movimento nell’ambito della Valutazione Didattica. Dal 2001 è il direttore tecnico della squadra nazionale di canoa polo per la Federazione Italiana Canoa Kayak. 

 

 

 

 

978-88-6152-221-3
euro 16,00
140 pagine


 

 

 


 

Silvia Coppola, Stefano Papa
L’ATTIVITÀ MOTORIA IN ETÀ EVOLUTIVA
Analisi dei benefici e strumenti di valutazione

Il testo esprime una riflessione sulla funzione educativa, formativa e protettiva dell’attività motoria nell’età evolutiva che si esplicita nella scientifizzazione pluridisciplinare delle potenzialità del movimento. L’attività motoria in età evolutiva permette il conseguimento di obiettivi che esulano dal mero esercizio fisico, ma che possono essere acquisiti attraverso esso; obiettivi che afferiscono a diversi domini, comprendenti lo sviluppo cognitivo, motorio, emotivo, relazionale e sociale che favoriscono, altresì, la prevenzione di comportamenti insalubri e la promozione della salute.
La riflessione pone l’accento sulla scuola che, per le sue finalità educative e formative, rappresenta l’ubi consistam in cui possono esprimersi le potenzialità insite nel movimento.
La trattazione, in ultima analisi, si focalizza su alcuni metodi e tecnologie utili nell’ambito della ricerca scientifica in questo campo, in particolare sulla SenseWear® Armband.

Silvia Coppola, conduce attività di ricerca in ambito universitario focalizzata sull’analisi dei differenti fattori implicati nella declinazione pluridisciplinare delle attività motorie e sportive, in qualità di dottoranda nel settore scientifico-disciplinare di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie, presso l’Università di Salerno. Relatrice a convegni internazionali e autrice di pubblicazioni su volumi italiani e riviste scientifiche internazionali afferenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del dottorato.
Specializzata con lode in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate presso l’Università dell’Aquila e abilitata con il massimo dei voti all’insegnamento delle Scienze Motorie nella scuola secondaria di primo e secondo grado presso l’Università di Salerno. Coordinatrice di progetti di attività motoria in ambito scolastico ed extrascolastico e tutor in progetti promossi dal MIUR e dal CONI. 

Stefano Papa, specializzato con lode in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate presso l’Università dell’Aquila con una tesi sperimentale dal titolo “Attività motoria nella scuola primaria: valutazione del dispendio energetico”. Abilitato all’insegnamento delle Scienze Motorie nella scuola secondaria di primo e secondo grado e Specializzato con lode per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per la scuola secondaria di primo grado presso l’Università di Salerno. Coordinatore di progetti di attività motorie in ambito scolastico e tutor in progetti promossi dal MIUR e dal CONI. 

978-88-6152-213-8
euro 16,00
124 pagine


 

 

 


 

Antinea Ambretti
CORPO E MOVIMENTO NEI GIOCHI POPOLARI
DIMENSIONE EDUCATIVA E SPECIFICITÀ DIDATTICHE

Il riconoscimento scientifico del ruolo svolto dalla corporeità in movimento in tutti i segmenti scolastici ha sollecitato una necessaria rivisitazione delle attività curricolari in primis centrate sul canale corporeo-chinestesico, contribuendo alla ridefinizione ministeriale delle indicazioni curricolari vigenti. Le attuali indicazioni ministeriali del 2012 sollecitano i docenti fin dalla scuola dell’infanzia alla ricerca di nuovi possibili itinerari di progettazione e programmazione delle attività riferiti ai vari campi di esperienza. Da qui l’invito ministeriale, ai docenti ad una rivisitazione delle possibili “piste da percorrere”,già a partire dalla scuola dell’infanzia. Fin dalla prima scolarizzazione il riferimento al gioco come modalità naturale di espressione della corporeità in movimento, richiederebbe un alto livello di specificità delle procedure, delle scelte, delle azioni, degli obiettivi, dei contenuti e dei metodi, chiamando in causa qualità, proprietà e aspetti specifici molto diversi da quelli che caratterizzano gli altri ambiti disciplinari. L’introduzione in ambito scolastico dei giochi popolari  potrebbe contribuire alla positiva integrazione di campi d’esperienza, nell’ottica della diversificazione valorizzando la specificità individuale e territoriale di tutti e di ciascuno. Il gioco popolare rispetto al gioco attuale ha una configurazione che prende forma nel territorio talvolta nei vicoli, nelle strade di campagna, nelle case diramandosi e rafforzandosi attraverso una continua trasmissione, come un vero e proprio patrimonio culturale del popolo. Essi si sviluppano grazie all’impegno e la creatività del popolo di cui ne raccontano la storia, la trasmissione generazionale ne alimentano l’identità sociale. La possibile integrazione di forme diversificate di gioco, in ambito didattico, apre una finestra di riflessione sull’inserimento di giochi popolari tradizionali, nel percorso scolastico curricolare  introducendo procedure coerenti con l’organizzazione scolastico-curricolare rispondenti alla “formazione dell’uomo e del cittadino” fin dalle prime fasi della scolarizzazione.

Antinea Ambretti è PHD Metodologia della ricerca educativa. Dall’anno accademico 2013-2014 è docente a contratto di “Didattica attività motorie e rieducazione funzionale” 10 cfu settore MEDF/01 del corso di laurea Scienze motorie presso l’Università Telematica Pegaso Napoli. A partire dall’anno accademico 2015-2016 svolge attività di docenza a contratto anche presso Università degli studi di Salerno ssd MEDf/01cdl Scienze della Formazione Primaria “Laboratorio Metodi e didattica attività motorie”. Attualmente svolge attività di ricerca in qualità di membro a progetti Farb sul tema “corporeità movimento e didattica nel periodo dell’infanzia”. Ha partecipato a convegni nazionali ed internazionali con presentazioni poster e oral presentation. Negli ultimi anni ha prodotto un totale di 25 articoli pubblicati su testi e riviste nazionali ed internazionali ed è già autrice di una monografia.

978-88-6152-248-0
euro 18,00
124 pagine


 

Stefano Di Tore
CORPOREITA' TECNOLOGICHE

 

 

 

 

Il testo riassume un’attività di ricerca iniziata oltre quattro anni fa e tuttora in corso. Il percorso descritto non presenta, però, un’ipotesi di ricerca circoscritta, da verificare con metodi e strumenti noti e condivisi, piuttosto, tratta dello sviluppo di strumenti e applicativi che costituiscono un tentativo di traduzione nell’attività didattica dei Simplifying Principles for a Complex World.

Stefano Di Tore è Dottore di Ricerca in “Metodologia della ricerca educativa e formativa”. Per diversi anni ha lavorato come software designer per “Omslearning.it”, software house salernitana specializzata in soluzioni per l’elearning. I suoi interessi di ricerca sono principalmente rivolti alla relazione tra tecnologia e didattica, con particolare attenzione alle nuove forme di interazione uomo-macchina ad elevato grado di coinvolgimento corporeo.

978-88-6152-187-2
euro 16,00
108 pagine


 

 

 


 

Antinea Ambretti
LA COMPLESSITA' DELLA VALUTAZIONE MOTORIA IN AMBIENTE EDUCATIVO
NEL PERIODO DELL'INFANZIA

 

La possibile analisi dei movimenti esecutivi ma soprattutto delle caratteristiche distintive di ciascuna forma di movimento coordinato costituisce, nel campo educativo, uno dei principali problemi della didattica. I test di valutazione motoria potrebbero in tal senso rappresentare una possibile, anche se parziale risoluzione, alla difficoltà di riuscire a valutare a scuola la coordinazione motoria degli alunni, offrendosi come utili di strumenti  didattici a disposizione degli insegnanti per comprendere le possibili difficoltà legate allo sviluppo di  abilità grosso motorie e fino-motorie. Le riflessioni di Meinel Anochin Bernstein Adams si presentano ricche di possibili spunti  didattici coerenti con  il sistema scolastico italiano, offrendosi come un possibile riferimento teorico di grande attualità per potere orientare la scelta e l’uso di tests di valutazione motoria nella scuola d’infanzia e primaria italiana al fine di valutare la coordinazione e i suoi elementi costituitivi.
 
Antinea Ambretti è Dottore di Ricerca in Processi Pedagogico-Didattici e dell’Analisi Politico Sociale percorso Metodologia della Ricerca Educativa. Nell’anno accademico 2011-12 è stata titolare del laboratorio didattico motorio “Analisi della coordinazione visuo-motoria  nella scuola d’infanzia e primaria: il  Vmi test” presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Cultore della materia in ”Teoria Tecnica Didattica delle Attività Motorio Sportive Preventive e Compensative” presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attualmente è professore a contratto di ”Didattica, attività motoria e rieducazione funzionale” presso l’Università Telematica Pegaso. Ha partecipato a convegni nazionali ed internazionali con presentazioni poster producendo negli ultimi anni un totale di 16 articoli pubblicati su testi e riviste nazionali ed internazionali.  Recentemente è stata autrice del seguente articolo “Research on the function of the motor autobiography as a self-assessment methodology for future teachers of the Italian kindergarten and primary school” pubblicato dalla rivista Turkish Journal of Teacher Education, 2012 Volume II e coautrice del seguente articolo “Self-Assessment of Sports-Motor Skills for Will-Be Nursery and Elementary Teachers in Italy” pubblicato dalla rivista: Journal of Emerging Trends in Educational Research and Policy Studies (JETERAPS) Vol. 3 n° 3 June 2012.

978-88-6152-198-8
euro 16,00
128 pagine


 

Gaetano Raiola
LA COMPLESSITA' DELLO STUDIO IN AMBITO SPORTIVO EDUCATIVO

 

 

Questo lavoro delinea il significato di movimento, controllo ed apprendimento motorio in prospettiva didattica. È solo una parte dello studio delle scienze sportive che è complesso e non trattabile in termini riduzionisti. La segmentazione e la parcellizzazione dello studio non aiuta alla comprensione del fenomeno motorio sportivo, la prospettiva è lo studio ecologico in quanto lega insieme tutti i costituenti nelle dinamiche proprie. La ricerca di campo delle scienze motorie e sportive è denotata dall’unione degli aspetti quantitativi e qualitativi ed è connotata dalle relative dinamiche, a differenza della ricerca di laboratorio che invece ha le basi solo negli aspetti quantitativi senza la connotazione delle dinamiche proprie. La biomeccanica e la bioenergetica sono investigabili nei propri alvei scientifici della fisica applicata al moto animale e della fisiologia della locomozione. Dal punto di vista normativo il campo del sapere motorio e sportivo è circoscritto dalle tematiche delle declaratorie dei settori scientifico disciplinare dei Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive nelle quali non trova spazio la ricerca di laboratorio ma solo quella di campo. L’impegno profuso nel realizzare La complessità dello studio in ambito sportivo educativo  è tutto teso a curvare le scienze motorie e sportive nella realtà degli accadimenti di campo rispetto a quelli di laboratorio. Si tenta di dare una visione ecologica, di situazione e parimenti meno definibile rispetto a quella tradizionale più riduzionista, analitica e quindi definibile. Il movimento, il controllo motorio, l’apprendimento motorio e la relativa didattica sono solo una parte di un sapere più ampio ma essa contribuisce significativamente alla comprensione del significato totale rispetto alla parte rimanente.
   
Raiola Gaetano è dirigente scolastico e docente a contratto per i settori scientifico disciplinari Metodi e didattiche delle attività Motorie e Sportive. È dottore di ricerca in Scienze sportive e Salute. Ha partecipato a 73 convegni ed pubblicato 146 prodotti scientifici con particolari interessi di ricerca sull’educazione motoria, fisica e sportiva, sugli apprendimenti sportivi e relative valutazioni.

978-88-6152-162-9
euro 16,00
164 pagine


 

 

 


 

 

 


 

Pio Alfredo Di Tore
SPAZIALITA' DIDATTICHE
Empatia, sistemi di riferimento spaziale, apprendimento


Il nucleo centrale di questo studio si basa su una presa di posizione precisa: stabilito che esistono tante definizioni di “empatia” quanti sono i ricercatori che, nei vari domini, hanno affrontato l’argomento, qui si sceglie, non senza documentarne i motivi, una definizione precisa, riconducibile ad Alain Berthoz ed alla tradizione fenomenologica.
Il percorso sperimentale (il design di un videogame rivolto alla misurazione ed al training delle abilità di perspective taking) non è però rivolto a trovare conferme alla teoria spaziale dell’empatia, che non manca di evidenze sperimentali provenienti dall’ambito neuroscientifico; piuttosto, assumendo tutte le premesse e le conseguenze di tale teoria, il progetto sperimentale è volto a verificarne le implicazioni in campo educativo, affrontandole e valutandole con i mezzi propri della didattica.   

Pio Alfredo Di Tore è laureato in lettere, con una tesi su “Tecnologie semantiche e testi letterari”. Per diversi anni ha lavorato come software designer per “Omslearning.it”, software house salernitana specializzata in soluzioni per l’elearning. Attualmente insegna nella scuola secondaria di primo grado, su posto di sostegno. I suoi interessi di ricerca sono rivolti principalmente alla relazione tra corporeità, tecnologie e didattica, con un’attenzione particolare alle interfacce naturali ed agli ambienti di simulazione.

 

978-88-6152-185-8
euro 16,00
104 pagine


 

Rodolfo Vastola
ELEMENTI DI BASE DI ANALISI DEL MOVIMENTO
Empatia, sistemi di riferimento spaziale, apprendimento


L’analisi multifattoriale integrata del movimento rappresenta una delle nuove frontiere per lo studio del movimento umano e dei meccanismi che ne controllano e regolano la realizzazione. L’ampia disponibilità sul mercato di tecnologie, che consentono di ottenere dati sulla dinamica e cinematica del movimento, rende attuale la necessità di aumentare le conoscenze di coloro i quali operano nel campo delle attività motorie. Il testo Elementi di base di Analisi del Movimento vuole essere un utile compendio per gli studenti dei corsi di Laurea in Scienze Motorie al fine di fornire loro le prime nozioni relative alle metodologie di utilizzo di tali tecnologie.

Rodolfo Vastola, è attualmente Ricercatore in “Metodi e didattiche delle attività motorie” (S.S.D. M-EDF/01) presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. È titolare delle cattedre di “Analisi del Movimento” nell’ambito del Corso di laurea magistrale in “Scienze della valutazione motorio-sportiva e tecniche di analisi e progettazione dello sport per disabili“ (LM-68) e di “Teoria e metodologia umano del movimento umano” nell’ambito del Corso di laurea triennale in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria” (L-22). Il suo specifico interesse di ricerca si orienta all’analisi della performance motoria e sportiva tramite le tecnologie multifattoriali integrate di analisi del movimento. Dal 1994 al 2010 è stato atleta della nazionale italiana di Canoa polo (specialità della Federazione Italiana Canoa Kayak), diplomandosi Vice Campione del Mondo nel 2006 e Campione di Europa nel 2009. Dal 2011 è Direttore Tecnico, per conto della Federazione Italiana Canoa Kayak, delle squadre nazionali di Canoa polo ed allenatore della squadra nazionale senior maschile con la quale, nel 2016, si è laureato campione del mondo. Il Comitato Olimpico Nazionale, inoltre, nel 2015 lo ha insignito della “Palma di bronzo al Valore Tecnico” per i risultati ottenuti nella carriera di allenatore. È autore del testo Le potenzialità delle tecnologie di analisi del movimento  nell’ambito della valutazione didattica (2014), vincitore del Premio Italiano di Pedagogia conferito, nel 2016, dalla Società Italiana di Pedagogia.

978-88-6152-254-1
euro 16,00
148 pagine


 

Rodolfo Vastola
LE POTENZIALITA' DELLE TECNOLOGIE DELL'ANALISI DEL MOVIMENTO
NELL'AMBITO DELLA VALUTAZIONE DIDATTICA

L’utilizzo delle nuove tecnologie come supporto alle scale di valutazione olistiche o scientifiche apre nuovi scenari in ambito didattico nella comprensione delle abilità grafo- motorie, permettendo di integrare aspetti di natura qualitativa a elementi quantitativi e  di operare su un piano di scientificità difficilmente raggiungibile con strumenti tradizionali. Il testo affronta le problematiche relative agli strumenti di valutazione delle abilità grafiche e la loro possibile integrazione con strumenti tecnologici di ultima generazione in campo didattico-motorio.

Rodolfo Vastola è di Dottore di Ricerca in “Metodologia della ricerca educativa e formativa”, presso l’Università degli Studi di Salerno con una tesi dal titolo “Le potenzialità delle tecnologie dell’analisi del movimento nell’ambito della valutazione didattica”. Product application specialist BTS in tecnologie per l’analisi multifattoriale integrata del movimento, ha partecipato a vari convegni nazionali ed internazionali in qualità di relatore ed  è stato assegnista di ricerca dal 2009 al 2013 presso l’Università di Salerno su temi di ricerca didattica  inerenti  il laboratorio , le tecnologie e la valutazione per la disabilità ,  le attività motorie per la terza età e più in generale per l’inclusione. Tra le sue  pubblicazioni più recenti si segnalano: Giaconi, C., Rodrigues M.,B., Rossi, P., G., Capellini S., A., Vastola, R. Body and Didactics. Possible directions of international research. Education Sciences & Society (2013). 135-150, Vastola, R., Carlomagno, N., Sgambelluri, R., Sibilio, M. New Technologies for Writing and Drawing Evaluation. International Journal of Digital Literacy and Digital Competence, 4(1), 47-55, January-March 2013, Vastola, R., Carlomagno, N., Sgambelluri, R.,  Sibilio, M.. From Smart Cities to Smart Environment: Hints and Suggestions for an Ecology of the Internet. International Journal Of Digital Literacy And Digital Competence. Vol. 4; 1. Pag.47-55 ISSN:1947-3494. 2013.

978-88-6152-192-6
euro 16,00
92 pagine








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